Il piacere di preparare la cameretta del neonato: la culla compe punto di partenza naturale - Eccomi Mamma
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Il piacere di preparare la cameretta del neonato: la culla compe punto di partenza naturale

Il piacere di preparare la cameretta del neonato: la culla compe punto di partenza naturale

L’emozione dell’arrivo di un bimbo in famiglia è enorme. Tra i momenti più carichi di magia che caratterizzano i primi mesi è possibile citare la preparazione della cameretta.

Quando arriva il momento di allestirla, è necessario considerare diversi step. Il primo è la scelta della culla, il luogo dove il piccolo, nelle primissime settimane e nei primissimi mesi, passa la maggior parte del suo tempo durante la giornata.

Vediamo, nelle prossime righe, qualche consiglio pratico da considerare per sceglierla.

Perché e come scegliere la culla del neonato

Attorno agli ultimi due mesi di gravidanza in media, la donna in dolce attesa vive la cosiddetta sindrome del nido. Di cosa si tratta? Della tendenza a preparare gli spazi dedicati al neonato, in modo da rendere perfetta la sua accoglienza.

In questa fase, è naturale focalizzarsi sulla scelta della culla. Perché, per i primissimi mesi, le culle neonato sono l’opzione giusta ed è meglio evitare il lettino?

La culla è un ambiente più raccolto e, di riflesso, maggiormente in grado di garantire tranquillità e sicurezza al piccolo che, nei primi tempi, si trova ad affrontare spazi immensamente più grandi rispetto a quelli dell’interno del grembo materno.

La culla, inoltre, è di dimensioni più contenute rispetto al lettino. Ciò rende più agevole il suo spostamento nella camera della coppia genitoriale, aspetto fondamentale sia per l’allattamento, sia per la riduzione del rischio di SIDS.

Il nodo della sicurezza

Il nodo della sicurezza è uno degli aspetti primari da considerare quando si sceglie la culla per il neonato. Essenziale è essere certi che il prodotto sia in ottime condizioni e che non siano presenti schegge o altri danneggiamenti in grado di ferire il piccolo.

Come scegliere il materasso

Oltre che la culla vera e propria, anche il materasso necessita di attenzione in fase di scelta. Come ricordano le regole internazionali sulla prevenzione della SIDS, è il caso di focalizzarsi verso materassi non morbidi.

Basta toccarlo e accertarsi che la mano non sprofondi.

Un alto aspetto di massima importanza sono le dimensioni, che devono essere perfettamente uguali a quelle della culla. In questo modo, si evita che il piccolo rischi di infilarsi con la faccia, con conseguente rischio di soffocamento, negli eventuali spazi.

Per quanto riguarda il materiale, tra le opzioni migliori è possibile citare soluzioni anallergiche come il caucciù.

Cuscino: sì o no?

Per i primi mesi, la culla andrebbe scelta senza cuscino. Come mai? I motivi sono due. Da un lato, si ha a che fare, a fronte dell’utilizzo del cuscino, con un maggior rischio di soffocamento. Dall’altro, invece, partire con l’utilizzo del cuscino già dai primi mesi di vita può implicare l’insorgenza di problemi posturali.

Quando spostare il bambino nel lettino?

La culla, il cui materasso dovrebbe essere, secondo le indicazioni del 2022 elaborate dall’American Academy of Pediatrics, non dovrebbe essere inclinato ma perfettamente dritto, è il primo passo da considerare quando si parla di sonno del bambino.

Il secondo è il lettino. Quando arriva il momento di spostarlo? In media, è il caso di procedere attorno ai 6 mesi. Questa è la tappa a partire dalla quale, in media, il piccolo è talmente cresciuto da non riuscire a muoversi in maniera agevole nella culla senza entrare in contatto con le pareti.

Le regole appena ricordate valgono anche per il lettino. Fino ai 18 -24 mesi, è bene evitare il cuscino.

Per proteggere il piccolo dal freddo, si può ricorrere al sacco nanna, che lo copre senza il rischio che possa trovarsi, cosa frequente con le coperte, con le vie aeree coperte dal tessuto.

Consigliabile è acquistare un lettino con la sponda che si può rimuovere, in modo da rendere l’accesso al luogo del sonno libero quando il piccolo è in grado di camminare.

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